CROCUS (2020 – )

CROCUS è una composizione musicale e linguistica in divenire che, “colla voche“, esplora le trasparenze e le opacità di più di dieci lingue e dialetti. In un susseguirsi serrato di musica, silenzio, scioglilingua impertinenti, improvvisazioni, si usa come materia prima di studio e sperimentazione il repertorio della musica tradizionale e popolare italiana, dal diciassettesimo secolo fino al ventesimo, per iniziare un viaggio temporale e spaziale che tocca i canti più mistici ed evocativi, ma anche quelli più terrigni e furiosi, della penisola. In una continua operazione di de-composizione e ri-composizione, i canti si assemblano con poesie in tedesco, francese, spagnolo, inglese, italiano, in un intreccio dove la parola, privata del suo significato superficiale, si avvicina al significato ultimo, si fa suono, origine, voce pura.